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courtesy of NASA/JPL

Oasi di Safsaf, Egitto

Questa immagine radar del centro-sud dell’Egitto dimostra l’incredibile capacità del SIR-C/X-SAR di penetrare sottili strati di sabbia in regioni aride e rivelare dettagli nascosti sotto la superficie.
Quasi tutte le strutture in questa immagine sono invisibili a occhio nudo e ai normali sensori ottici.
Gli oggetti appaiono di colori differenti perché le tre lunghezze d’onda del radar penetrano nella sabbia a diverse profondità.
Le zone che appaiono rosse o arancioni sono aree che possono essere viste solo dalla lunghezza d’onda più lunga (quella in banda L) e sono le strutture più profonde presenti nel sottosuolo.

Gli studi condotti nell’area dimostrano che la banda L può penetrare fino a 2 metri (6.5 piedi) in sabbia molto asciutta per produrre immagini di strutture in roccia presenti sottoterra. Antichi canali di scolo in basso nell’immagine sono stati riempiti con uno strato di sabbia di più di due metri di spessore e appaiono scuri perché il radar non riesce a penetrarli. Le zone arancioni in alto e le strutture circolari blu al centro dell’immagine sono aree granitiche che possono contenere depositi di minerali. Gli scienziati sfruttano la proprietà dei sistemi radar a microonde di penetrare il terreno per studi archeologici, geologici, per la ricerca di minerali e di acqua, e per studiare il clima nell’antichità.

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