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Comunicati Stampa

11 febbraio 2000
Rapporto SRTM – 01
Houston-Johnson Space Center

Lo Space Shuttle Endeavour è stato lanciato, dal Kennedy Space Center in Florida, oggi 11 febbraio 2000 alle 12:43 ora locale (18:43 ora italiana).
Da questo momento tutti i tempi per i team di gestione, operativi e scientifici della missione (NASA, NIMA, Agenzia Spaziale Italiana e Tedesca) sono espressi in termini di MET (Mission Elapsed Time, espresso in: GIORNO/ORE/MINUTI/SECONDI). Il comandante Kevin Kregel ha esclamato "l'equipaggio è pronto a mappare il mondo intero".
I radar della Nasa e delle Agenzie Spaziali Italiana e Tedesca sono pronti a effettuare la topografia delle terre emerse tra -58 gradi e +60 gradi latitudine.
Il momento più atteso delle prime 14 ore di missione è stato quando il Mast di 60 m (costituito da 86 segmenti cubici) è stato esteso ed ha raggiunto la configurazione di regime nell'ambito dei 40 minuti complessivamente previsti.
Dopo gli ulteriori test è cominciata la fase di verifica del funzionamento dei radar. Tutto procede regolarmente e si prevede pertanto di iniziare la mappatura della superficie terrestre nei tempi previsti.

Paolo Ammendola
Mario Calamia

12 Febbraio 2000
Rapporto SRTM – 02
Houston-Johnson Space Center

Dopo i tests e le verifiche, è cominciato il mapping della superficie terrestre. Tutti i rilevamenti programmati sono stati perfettamente acquisiti e tutti i valori di telemetria confermano che i radars funzionano nominalmente.
I dati sono stati inviati al JPL e quindi agli I-PAFs (Processing and Archiving Facilities Italiano e Tedesco) e le prime indicazioni assicurano che i dati sono di qualita’ eccellente.
Sui dati acquisiti il team italiano, che opera al JPl con il Processore ad un Bit dell’Asi di concezione italiana (Unversita’ di Napoli e realizzato da Alenia Aerospazio, ha prodotto le prime immagini di eccezionale qualita’.
Ammirazione non contenuta e’ stata espressa dai colleghi americani e tedeschi (la battuta ricorrente e’ stata "why 4 bits if one is more than enough") che hanno richiesto copia delle immagini mostrate.
Il rilevamento si riferiva ad una zona del confine fra Arizona e New Mexico e le immagini prodotte si ritrovano nel sito www.ASI.it (e Mecsa) pagina SRTM. Esse sono: 

  1. Immagine a singolo canale a media risoluzione
  2. L’ Interferogramma
  3. Il Digital Elevation Model (DEM)
  4. Il Digital Elevation Model (DEM) tridimensionale

 Tutte riferite ad un’ area di circa 25x 50 Km. Ormai i dati arrivano in continuazione e le immagini vengono prodotte ininterottamente a dimostrare l’affidabilita’ di tutto il sistema SRTM.

Paolo Ammendola
Mario Calamia

14 Febbraio 2000
Rapporto SRTM – 03
Houston-Johnson Space Center

Salvo un piccolo problema al getto stabilizzatore posto all’estremità del "mast" di 60 m, che provoca un consumo di propellente superiore a quello previsto, il volo dello Shuttle procede con regolarità. E’ regolare il funzionamento dei radar; i dati che, secondo il programma, vengono ricevuti a terra, stanno producendo immagini di grande significato e qualità. Ottimo il comportamento del "mast" che viene controllato con estrema precisione. Tutto bene a bordo e tutto bene a terra. Oggi, durante la conferenza stampa della NASA alla quale per il team italiano ha partecipato il Prof. Giorgio Franceschetti, sono stati presentati i primi risultati ottenuti. Gli elaboratori convenzionali hanno tempi di elaborazione di due ordini di grandezza maggiori dell’elaboratore ad un Bit. E’ stato confrontato un Modello di Elavazione Digitale a 4 bit con quello ottenuto dall’elaboratore ad un Bit. Questo paragone ha dimostrato che la perdita di qualità è trascurabile specie per certe applicazioni tra le quali le elaborazione a bordo di satelliti e di aerei. Per queste applicazioni questo elaboratore ad un Bit è un eccellente strumento.

Paolo Ammendola
Mario Calamia

16 Febbraio 2000
Rapporto SRTM – 04
Houston-Johnson Space Center

Lo Shuttle continua con regolarità il suo volo e continua a mandare dati che da parte italiana vengono elaborati con l’elaboratore ad un bit (immagini radar a piena risoluzione in tempo reale e Modelli di Elevazione Digitale con successiva elaborazione). Queste immagini, insieme alla immagini di precisione prodotte dal Sistema di Elaborazione di Precisione e Archiviazione e Distribuzione (I-PAF) dell’ASI, sono inserite nelle pagine web e messe a disposizione degli scienziati.
Fino a martedì sera, lo shuttle aveva rilevato una superficie equivalente a quella coperta da Africa, Nord e Sud America insieme. Una parte è stata rilevata due volte come da pianificazione di pre-missione.
Tutti i dati vengono registrati a bordo e se ne avrà la disponibilità dopo tre mesi dall’atterraggio dello Shuttle. Durante la missione vengono mandati a terra due serie di dati: quelli provenienti da una delle due antenne e quelli provenienti da entrambe le antenne; solo con questi ultimi è possibile ottenere un’immagine tridimensionale.
Abbiamo ricevuto sull’Italia un gruppo di dati provenienti da una sola antenna, li abbiamo elaborati ed inseriti sul sito. Queste immagini sono pertanto solo bidimensionali e sono relative ad una fascia di territorio che partendo da Pianosa, passa sull’Elba, la Toscana (con parte di Firenze) ed arriva sulla laguna di Comacchio.
La qualità delle immagini, essendo state elaborate in tempo reale, non è quella delle immagini di precisione che saranno disponibili quanto prima sul sito (www.asi.it) nella pagina "Sito Operativo SRTM" (elaborazione post-mission).
Con riferimento ai problemi di propellente dello shuttle, la NASA ha predisposto ben 18 opzioni per ridurre il consumo di propellente e pertanto aumentano le speranze di riportare la durata della missione a quanto previsto nella pianificazione nominale.

Paolo Ammendola
Mario Calamia

19 Febbraio 2000
Rapporto SRTM – 05
Houston-Johnson Space Center

Le azioni definite dalla NASA e attuate dal centro di controllo e dagli astronauti hanno sortito il risultato sperato. Le operazioni di telerilevamento continueranno fino a 9 giorni e 18 ore, ben oltre la durata pianificata. Questo consentirà un ulteriore passaggio sull’Italia proprio poche ore prima che il "mast" venga stivato nello Shuttle. La missione procede con regolarità e ormai si guarda alle attività post-missione. Un recente DataTake dell’X-SAR su Oberpfaffenhofen, Bavaria, ha mostrato chiaramente l’area intorno all’aeroporto di Monaco. L’immagine è stata acquisita mentre era in atto una forte nevicata e la visibilità era notevolmente ridotta, dimostrando ancora una volta le potenzialità del radar.

Paolo Ammendola
Mario Calamia

21 Febbraio 2000
Rapporto SRTM – 06
Houston-Johnson Space Center

Lunedì 21 Febbraio, alle 12:52 ora italiana, l’osservazione della Terra è terminata come previsto. La superficie terrestre osservata almeno una volta ammonta a 119,050 milioni di Km quadrati, mentre quella osservata almeno due volte ammonta a 112,66 milioni di Km quadrati. I comandi per il posizionamento dell’antenna e il rientro del "mast" nella cargo-bay dello Space Shuttle sono cominciate alle 13:34, sempre ora italiana. Tali operazioni si sono concluse dopo due ore perché gli ultimi 20 cm dell’albero non riuscivano a rientrare. L’attività scientifica si è conclusa e per domani è atteso l’atterraggio dello Shuttle a Cape Canaveral o a Edwards in funzione delle condizioni atmosferiche.

Paolo Ammendola
Mario Calamia

13 Marzo 2000
Rapporto SRTM – 07
Firenze

Lo Space Shuttle Endeavour è atterrato al Kennedy Space Center il 22 Febbraio 2000 alle 18:22 ora locale dopo aver coperto una distanza pari a 4 milioni di miglia nello spazio e aver mappato più di 47 milioni di miglia quadrate della superficie terrestre. Lo shuttle, con a bordo i sei membri dell’equipaggio, ha toccato dolcemente la pista di atterraggio alla seconda opportunità di rientro dato che la prima era stata scartata per le cattive condizioni atmosferiche a terra in quel momento. L’equipaggio è poi tornato a Houston il giorno successivo per i consueti festeggiamenti post-missione e per incontrare e ringraziare tutto il team del Johnson Space Center con il quale ha lavorato durante gli 11 giorni di missione. La missione ha avuto un successo straordinario raggiungendo il 99.96% degli obiettivi previsti.

Paolo Ammendola
Mario Calamia