La storia
della missione SRTM: la serie SIR della NASA
e le esperienze italiane e tedesche delle missioni radar nello spazio
come precursori dell'attuale missione
Il programma radar della NASA/JPL cominciò con il Sea Surveillance
Satellite (SEASAT), il primo radar per produrre immagini dallo spazio, nel 1978. Il SEASAT
era un radar a singola frequenza (banda L, l = 24 cm), singola polarizzazione, angolo di
vista fisso (20°) e fu lanciato con unorbita inclinata di 108° e un altitudine di
800 Km. Lo scopo della missione erano studi oceanografici ma il radar risultò utile anche
per la geologia. La missione terminò dopo 100 giorni (a causa di un malfunzionamento del
sistema di alimentazione, ma si riuscì ad ottenere comunque un gran numero di immagini.
Furono mappati circa 108 Km2 di superficie terrestre.
Le successive 4 missioni radar per la mappatura della Terra furono il
SIR-A a bordo del STS-2 (11/1981), il SIR-B a bordo del STS-41G (10/1984) e lSRL-1 e
2 (una combinazione del SIR-C e dellX-SAR) a bordo rispettivamente del STS-59 e del
STS-68 (4/1994 e 10/1994).
Il SIR-A era un radar in banda L con un angolo di vista di 50°. Tutti
i dati del SIR-A furono otticamente registrati e correlati. Il SIR-A produsse immagini di
canali di drenaggio sepolti nel zona Sud dellEgitto, di regioni coperte da
formazioni nuvolose e di fenomeni oceanici dinamici. Furono prodotte immagini di circa 107
Km2 con una "impronta a terra" di 50 Km e una risoluzione di 40 m.
Il SIR-B aggiunse la possibilità di un angolo di vista variabile e un
registratore di immagini digitali al sistema radar in singola polarizzazione in banda L.
Le immagini venivano registrate e inviate a terra attraverso il Tracking and Data Relay
Satellite System (TDRSS) a 46 Mb/s in banda Ku. A causa dei problemi del sistema in banda
Ku la larghezza dellimpronta a terra dellantenna variava da 10 a 50 Km. Il
SIR-B produsse le prime coppie di immagini radar necessarie per creare mappe topografiche
tridimensionali. Langolo di incidenza variabile fu usato per identificare le
segnature radar di diversi tipi di terreno e di vegetazione.
Il SIR-C introdusse la possibilità di acquisire simultaneamente
immagini digitali a due diverse lunghezze donda (banda C e banda L). Londa
elettromagnetica trasmessa, polarizzata sia verticalmente che orizzontalmente, veniva poi
ricevuta su due canali diversi, in modo tale che il SIR-C forniva lampiezza
delleco radar per 4 diverse combinazioni della polarizzazione: HH, HV, VH e VV.
Inoltre si ottenevano anche i dati relativi alla differenza di fase tra i segnali HH, HV,
VH e VV. Questo permise il calcolo della matrice di scattering completa per tutti i punti
appartenenti alla zona osservata.
Il programma tedesco per la produzione di immagini radar iniziò con il
Microwave Remote Sensing Experiment (MRSE) volato a bordo della prima missione Spacelab
del 1983. Il programma continuò con lo sviluppo dellX-SAR che segnò linizio
della cooperazione con lItalia.
La combinazione dei sistemi SIR-C/X-SAR, anche nota come SRL, permise
lacquisizione di immagini a tre diverse lunghezze donda: banda L e banda C in
quadrupla polarizzazione e banda X in singola polarizzazione (VV). Siccome nelleco
radar sono determinanti gli oggetti con dimensioni comparabili con la lunghezza
donda operativa, la possibilità di usare diverse frequenze permise di ottenere
informazioni, su larga scala della superficie terrestre, non ottenibili con i primi
esperimenti a singola frequenza. Il SIR-C/X-SAR aveva inoltre langolo di vista
variabile e langolo di incidenza compreso tra 20° e 65°. La tipica dimensione per
una immagine prodotta con il SIR-C era di 50 ´ 100 Km con
risoluzione compresa tra 10 e 25 m in entrambe le direzioni.
Oltre ai modi di acquisizione di immagini dei voli SRL richiesti per
fini scientifici, furono previsti nel progetto del SIR-C anche un numero di modi
sperimentali per lo sviluppo tecnologico. Uno di questi era lo SCANSAR, una tecnica di
acquisizione di immagini attraverso unimpronta a terra molto larga ottenuta variando
elettronicamente lorientazione del fascio nella direzione perpendicolare alla
direzione di volo (cross-track).
Usando la modalità SCANSAR il SIR-C fu capace di mappare una striscia
di superficie terrestre larga circa 250 Km contemporaneamente in banda C e in banda L.
Questo ha reso possibile la progettazione della missione SRTM.
Uno dei risultati dei voli SRL fu la dimostrazione della
realizzabilità dellinterferometria a doppio passaggio, una tecnica per misurare
laltezza della zona osservata (o piccoli cambiamenti nella quota di tale zona). In
Fig.1 viene illustrato come vengono combinati i segnali derivanti dalluso di tale
tecnica. La misura fondamentale prodotta da qualunque SAR è la distanza tra
lantenna del radar e un punto sulla superficie terrestre (per esempio rappresentata
nella figura con S1). S1 rappresenta invece la distanza tra lo
stesso punto e lantenna misurata ad un diverso passaggio. Dato che le misure hanno
una precisione dellordine della frazione di lunghezza donda, la differenza tra
S1 e S1, con il sistema SIR-C o X-SAR, risulta
dellordine della frazione di un centimetro. Naturalmente, questa differenza di fase
è pesata dalla quota di ciascun punto illuminato. Data la posizione del satellite, la
differenza di fase nel caso di terreno perfettamente liscio può essere calcolata
matematicamente e una volta sottratto questo contributo (contributo di "terra
piatta") quello che si ottiene è direttamente proporzionale allaltezza del
profilo della superficie.

Geometria di un sistema interferometrico a doppio passaggio
Durante gli ultimi tre giorni della missione SRL-2, si riuscì a ripetere quasi
esattamente le traiettorie orbitali e questo permise di minimizzare la baseline
interferometrica. Distanze tra due passaggi maggiori di 1 Km portano infatti a dati non
sufficientemente correlati per ottenere unimmagine interferometrica, mentre in
realtà si ottennero, per tutte e tre le bande di frequenza del SIR-C/X-SAR, distanze
inferiori al centinaio di metri e quindi fu possibile produrre mappe topografiche di
elevata qualità.

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Immagine acquisita il 9
aprile 1994 con la prima missione X-SAR.
Si tratta del primo data take della missione ricevuto alle 19.41 (ora locale di
Huston) del 9.4.94 |

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Immagine dello stesso sito
acquisita il giorno 11.4.1994 (D.T. 042.02) |

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Immagine multitemporale
ottenuta sovrapponendo le due immagini precedenti,
dopo aver colorato la prima di rosso e la seconda di verde.
Le parti gialle sono quelle che non hanno subito variazioni
e quindi i due colori usati sono perfettamente compensati. |
Nella missione SRTM, invece della tecnica interferometrica a doppio
passaggio, verrà usato un traliccio di 60 metri per realizzare una baseline
interferometrica fissa. Tale tecnica utilizza 2 antenne separate, di cui una trasmittente
ed entrambe riceventi, che osservano la superficie terrestre simultaneamente in modo tale
che è possibile ottenere i dati interferometrici relativi alla striscia illuminata in un
unico passaggio. Lantenna trasmittente sarà posizionata allinterno della
stiva dello Space Shuttle così come era nelle missioni SRL, mentre lantenna
secondaria sarà montata alla fine del traliccio. Questa tecnica ha il vantaggio di
eliminare la decorrelazione temporale causata da cambiamenti della scena tra due diversi
passaggi, di lasciare invariata la distanza tra le antenne e di determinare con buona
precisione il puntamento dellantenna |